Si è concluso un altro capitolo della storia del Server Donne.

A partire dal 2008 e dopo la conclusione del progettto PorticoDonne e  è stata attuata una pratica politica femminista di tipo mediatico che ha anticipato il “movimento femminista del Web” o femminismo della 4^ ondata ed è la creazione e il mantenimento attivo del canale video di Vimeo del Server Donne.

Il progetto era mantenuto vivo dalla collaborazione del grupp0 tecnico del SD (Marzia Vaccari, Federica Fabbiani, Emanuela Cameli, Cristina Comperini, Alessandro Del Gallo) con amiche (una fra tutte: Maria Pia Bracadori), ragazze e vari enti ed associazioni di donne. Negli anni abbiamo ripresomontato e pubblicato online oltre 500 video con un’alta percentuale di visite e di embeds (video incorportati e mostrati su altri blog, siti, social network) e download per un totale di oltre 20.000 visualizzazioni. A partire dal 2010 avevamo anche attivato un canale Interviste via Skype dove  hanno avuto visibilità e diffusione le protagoniste di importanti eventi femministi del momento. Una menzione particolare a Federica Fabbiani e Cristina Comperini che, innumerevoli volte a proprie spese, hanno finanziato il progetto participando agli eventi con l’obiettivo delle “video riprese”, spesso su richiesta di amiche che non potevano partecipare.

La produzione audiovisiva (1), che a volte era preceduta dalla diretta streaming, partiva dall’esigenza di condividere eventi (giornate di studi, convegni, rassegne culturali e presentazione di libri ed anche corsi di formazione) che altrimenti sarebbero rimasti confinati all’evento fisico.

Questo in prima istanza ma è stato dal punto di vista politico che volevamo fare la “differenza”. Ci era chiaro che era necessario essere presenti e archiviare il patrimonio di dati su/delle/per le donne e permettere alle generazioni future di ricostruire la storiografia di una nuova cultura partecipativa dell’empowerment comunicativo conquistato dalle donne attraverso i nuovi media. E ci era ancor più chiaro che volevamo uscire dallo stereotipo che la popolazione femminile è considerata consumatrice e non produttrice di artefatti mediatici; volevamo contribuire all’empowerment comunicativo femminista attraverso i linguaggi, le immagini, le identità fluide e molteplici che le donne hanno poi (ri)creato e (ri)programmato attraverso la rete.
Infine “fare la differenza” per noi significava esserci nel WEB ed essere rintracciate e non confinate in terza, quarta pagina dalla SERP di Google. Per anni, nella ricerca con Google video, alla parola chiave femminismo ai primi posti venivano proposti video che oscuravano il reale simbolico prodotto dai saperi e dalla cultura della donne. Ed è così che abbiamo contrastato per anni l’accezione negativa del femminismo con contenuti di alto spessore culturale attraverso la strategia di pubblicare contenuti su piattaforme indicizzate da Google come Vimeo e YuoTube e che mettono a disposizione il codice informatico dell’incorporare  (embedded) i riferimenti necessari per inserire un video di YouTube o di Vimeo all’interno di un altro sito. Tecnica fodamentale per uscire dall’auoreferenzialità e dalle dinamiche proprietarie che putroppo caratterizzano l’attuale Web che ha recintato, per lo sfruttamento capitalistico, i tanti spazi comuni sorti spontaneamente nella prima fase di Internet.
Rilanciare con la tecnica dell’embedded ha costituito e mantenuto, fino all’anno scorso, in automatico e senza sforzo umano uno specifico network online del femminismo italiano attivo. L’avvento dei social network ha sicuramento modificato profondamento sia la produzione che la pubblicazione della produzione audio-visiva del media-attivismo femminista ma il catalogo del canale video del ServerDonne ha permesso di mantenere la funzione di repository di video a cui gli innumerevoli siti e post rimandavano in una narrazione mai conclusa.
A distanza di ormai cinque anni dall’effetto domino di quella perfetta tempesta che ha investito e provocato la rovina del progetto Server Donne il canale Vimeo di Server Donne con il suo catalogo non è più attivo ed è stato trasformato dall’associazione Orlando nel canale Women It con un catalogo di 60 video i cui criteri di scelta non ci è dato modo di conoscere.
La narrazione putroppo  si è conclusa e non per la malvagità delle macchine che smettono di funzionare ma per uno specifico intervento umano. Ora i video e i siti che embeddavano le varie collezioni riportano un inappellabile “Sorry. This video does not exist”. Il gentile ma laconico linguaggio delle macchine non rende l’entità del danno per le donne che a vario titolo vi hanno intensamente lavorato e per la perdita causata a tutte noi.
Aggiornamento del 20 maggio 2021. A seguito della presente segnalazione, il canale non più chiamato Server Donne ma Women.it, mostra di nuovo tutti i video!
Fornisco un parzialissimo primo elenco riferito al 2012 e al catalogo dei Video Tutorial del 2014 allo scopo di fornire un iniziale tentativo di recupero almeno dei Titoli e nell’invitare chi non trova i video embeddati sul proprio sito a segnalare il titolo nei commenti a questo post. Con l’augurio che da qualche parte i file del catalogo siano stati salvati e possano tornare ad essere accessibili per continuare a narrare e a gioire delle tante visioni che la memoria del digitale e il lavorio delle macchine rende possibile.

2012 Eventi e Convegni

  • Associazione Armonie – Conversazione sul matriarcato in Cina
  • Laboratorio Urbano : proposte per le politiche di genere – 3 video
  • Società Italiana delle Letterate – Io sono molte. L’invenzione delle personagge – 18 video
  • Se non ora quando Bologna – Vite, lavoro, non lavoro delle donne – 14 video
  • Risorgimenta – Donne protagoniste del Risorgimento – 3 video
  • Corso di genere (Associazione Orlando e Università di Bologna) – L’altra guerra: lo stupro collettivo – Luigi Zoja – 3 video
  • Incontro per ricordare Adele Pesce: Fare le cose con le parole – 3 video
  • Editoria digitale di genere tra mercato, cultura e tecnologia – 6 video

2012 interviste video via Skype:

  1. Nel nome della donna :: Marzia Vaccari intervista Giovanna Foglia
  2. DonnaèWeb :: Marzia Vaccari intervista Adele Marra
  3. Dizionario delle illustratrici :: Marzia Vaccari intervista Paola Pallottino
  4. Festival La Violenza Illustrata :: Annamaria Tagliavini intervista Angela Romanin
  5. Nell’acquario di Facebook: Marzia Vaccari intervista Ippolita – collettivo di scrittura conviviale
  6. Lexop – Lex Operators :: Marzia Vaccari intervista Maria (Milli) Virgilio
  7. Dove batte il cuore delle donne? Paola Zappaterra intervista Assunta Sarlo
  8. Cronache dal Feminist Blog Camp: Marzia Vaccari intervista Jo di Femminismo a Sud
  9. Some prefer cake: Marzia Vaccari intervista Luki Massa
  10. Femminismo senza frontiere – Elda Guerra intervista Raffaella Baritono
  11. Postfemminismo? Annamaria Tagliavini intervista Nicoletta Marini-Maio e Ellen Nerenberg
  12. SpotPolitik: Marzia Vaccari intervista Giovanna Cosenza
  13. La vera storia dei miei capelli bianchi: Marzia Vaccari intervista Anna Paola Concia
  14. Legge 164: un transito lungo trent’anni – Fernanda Minuz intervista Porpora Marcasciano
  15. Paola Zappaterra intervista Marina Terragni
  16. Paola Zappaterra intervista Lorella Zanardo

2014 – produzione di video-tutorial creati da/per Server Donne:

  • Video-tutorial sulla rigenerazione PC n.3  – Cristina Carnevali
  • Video-lezioni sull’editoria digitale n. 4  – Federica Fabbiani
  • Video-tutorial “pillole di autodifesa digitale” per un uso consapevole della rete n. 6  – Lavinia Hanay Raja (collettivo Ippolita).

(1)La produzione di video significava il coinvolgimento ed un impegno di ore e ore durante lo svolgimento di convegni, con trasferte in altre città, e quasi altrettanto per la post-produzione (montaggio video) : il Server Donne era l’infrastruttura che permetteva lo streaming ma l’attività di video-ripresa era tutta opera volontaria e autofinanziata  (spese per le trasferte, acquisto di video-camere professionali, acquisto delle cassette di registrazione) compreso il noleggio dello spazio su Vimeo per lungo tempo.